Traffici eolici: il silenzio di Confindustria
A presiedere questa Fondazione c’è un ex ministro dell’Ambiente, Edo Ronchi, che nel 2008 si è ritirato dalla politica per dedicarsi a tempo pieno ad attività di studio, ricerca e formazione, in particolare con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile. Forse Ronchi si limita a studiare e insegnare, ma la Fondazione da lui presieduta no di certo: svolge un’intesa attività di lobbying, come dimostrano anche i comunicati congiunti con l’Anev su certi emendamenti che penalizzerebbero l’eolico off shore (clicca qui per scaricare il documento), quello per intenderci che sta assediando le coste italiane e in particolare la Sardegna (vedi post al riguardo).
Perché soffermarsi sulla Fondazione? Perché scorrendo i nomi dei soci appare più chiaro il motivo di certi silenzi: tra i fondatori ci sono le aziende della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, il gruppo di proprietà di Vigorito (Ivpc) che si stava preparando alla quotazione in Borsa e l’associazione da lui presieduta (Anev).
Non solo: tra i fondatori c’è anche il gruppo Unendo che fa capo a Pietro Colucci, l’associazione confindustriale da lui presieduta (Fise-Assoambiente) e lo stesso Colucci figura nel comitato di presidenza della Fondazione.
Date le circostanze, sembra difficile che la Marcegaglia prenda una posizione su quanto sta avvenendo nel campo delle rinnovabili: meglio recitare la parte della sfinge. Quanto alle associazioni ambientaliste che con Anev hanno firmato protocolli e prese di posizione congiunte (scaricatevi il documento sul piano energetico della Sicilia!), meritano una puntata a parte: ci tornerò sopra nei prossimi giorni.