Sperperi legalizzati di danaro pubblico.Rimborsi elettorali: cosi i partiti derubano il paese
Una breve rinfrescata storica è d'obbligo. Il finanziamento pubblico ai partiti è introdotto dalla Legge Piccoli n.195/1974, che interpreta il sostegno all'iniziativa politica come puro finanziamento alle strutture dei partiti presenti in Parlamento, con l'effetto di penalizzare le nuove formazioni politiche. Dopo una serie di referendum falliti per vari motivi, il referendum abrogativo dell'aprile 1993 vede il 90,3% dei voti espressi a favore dell'abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti, nel clima di sfiducia che succede allo scandalo di Tangentopoli. L'Italia però si libera di questa gabella incivile e medievale che mira solo a consolidare le posizioni e mantenere per sempre lo status quo parlamentare solo per pochissimi mesi.