Rifiuti a Napoli, la guerra dei sub-appalti dietro alla monezza per le strade
L'inchiesta della Digos ha portato in carcere sei persone.
Tra queste Salvatore Fiorito presidente della cooperativa Davideco è accusato
di aver orchestrato gli incendi agli autocompattatori
Affari, talpe e devastazioni
La catena di subappalti è lunga e costellata di sprechi. L’Asia, società in house del comune di Napoli, dovrebbe gestire il servizio in proprio, invece, ne affida una parte ad Enerambiente che a sua volta si rivolge alla cooperativa Davideco, con la quale sottoscrive una convenzione, sciolta il 15 settembre 2010. Quest’ultima è un vero e proprio sub-appalto che viola le norme sui contratti pubblici, sottoscritto senza presentare certificazione antimafia, ed esorbitante rispetto alle necessità della stessa Enerambiente.
Torniamo agli accordi.
La Cigliano’s band
Tutto cambia quando Enerambiente, ai primi di settembre, rinnova i vertici. E il Fiorito è consapevole che la situazione “una volta cambiata la dirigenza di Enerambiente, non potrà essere portata avanti negli stessi termini; proprio lui afferma che Corrado Cigliano e don Giovanni Faggiano erano altre persone…”. Dalla ricostruzione fatta da Enrico Prandin, responsabile dei controlli di Enerambiente, emerge il patto con Fiorito e il ruolo di Cigliano. “Inizialmente fu stipulata – si legge nell’ordinanza – una convenzione con le cooperative Nuove Frontiere e San Marco (poi raggiunta da interdittiva antimafia, ndr), ma poi quest’ultima fu sostituita, su indicazione di Cigliano Corrado, capo cantiere della Enerambinete, dalla cooperativa Davideco, il cui rappresentante, Salvatore Fiorito, era già stato collaboratore del legale rappresentante della coop San Marco”. Corrado Cigliano è il fratello di Dario Cigliano, consigliere provinciale del Pdl a Napoli, uomo vicino a Nicola Cosentino. I Cigliano, non indagati, sono figli del famoso assessore socialista Antonio, responsabile della privatizzazione della nettezza urbana a Napoli nei primi anni ’90 con seguito di arresto e bufera giudiziaria. Salvatore Fiorito anche in interviste pubbliche non ha mai nascosto l’amicizia con la famiglia Cigliano, in particolare con Corrado, e la rivendica anche nelle telefonate intercettate.
di Nello Trocchia