"P3": Verdini, Carboni & co, potenti influenze illecite
Indagando sulle presunte tangenti al coordinatore nazionale PDL Verdini per appalti eolici in Sardegna, si sono scoperti fatti ben più gravi. anche Dell'Utri e Cosentino erano indagati, per associazione a delinquere e violazione della legge Anselmi sulle società segrete, nella stessa inchiesta partita dalle tangenti per l'eolico in Sardegna Carboni avrebbe provato ad influenzare anche i pm fiorentini che stavano indagando sullo scandalo dei "grandi eventi" (G8 Maddalena, ecc.) che coinvolgeva Balducci, Anemone, ecc., il vertice della Protezione Civile e membri Pdl tra cui ancora Verdini e che aveva marginalmente provocato le dimissioni del ministro Scaiola. Scheda: [14 lug 2010] Scaiola, Brancher e Cosentino: i 3 dimissionari "LA RIUNIONE DA VERDINI PER IL LODO ALFANO" - Il 23 settembre 2009, a pochi giorni dal giudizio della Corte Costituzionale sul lodo Alfano, avvenne una riunione nell'abitazione romana del coordinatore del Pdl, Denis Verdini, per stabilire un tentativo di avvicinamento ai giudici della consulta. All'incontro erano invitati anche Carboni, Martino e Lombardi, oltre che il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri e ilsottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo e i magistrati Antonio Martone e Arcibaldo Miller (capo Ispettori del Ministero della Giustizia). TUTTI GLI ARTICOLI, dal primo pubblicato fino al più recente: [8 lug 2010] corriere.it. Appalti nell'eolico, arrestato Flavio Carboni. "Manovre sul Lodo Alfano" [8 lug 2010] corriere.it. (scheda) Flavio Carboni, il faccendiere dei misteri. Condannato per il Banco Ambriosiano, assolto (ma con molti indizi sulle spalle) per l'omicidio del banchiere Calvi [8 lug 2010] corriere.it Inchiesta sull'eolico. Il gip: "Carboni cercò di influire sulla Consulta per la decisione su Lodo Alfano (legittimo impedimento, "versione 2009")" "Incontro da Verdini per stabilire la strategia" [8 lug 2010] corriere.it Eolico, nuove accuse a Carboni. Non solo associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio. Vi è un'ulteriore ipotesi di reato, che va ben oltre quelle relative agli affari intorno alle energie alternative. E' la violazione della cosiddetta "legge Anselmi" sulle associazioni segrete, per la quale sono indagati tre protagonisti dell'indagine condotta dalla Procura di Roma: l'imprenditore-faccendiere Flavio Carboni; Pasquale Lombardi, già esponente locale della Dc campana, ex sindaco del suo paese in provincia di Avellino ed ex componente di commissioni tributarie; Arcangelo Martino, che fu assessore socialista al Comune di Napoli, arrestato e poi prosciolto nelle inchieste su Tangentopoli. Segue l'estratto dall'articolo, con il motivo per cui questo gruppo di indiziati è stato denominato "P3": [10 lug 2010] corriere.it P3 e pressioni per far riammettere la lista Formigoni alle elezioni regionali 2010 + le intercettazioni delle pressioni a ott.2009 per la nomina di Marra. L'accusa: le prime manovre fallite per la lista Formigoni. Inoltre, a seguito di alcuni tentativi di riammissione non riusciti, si stava ipotizzando un'ispezione contro i giudici che si erano espressi contro la riammissione. Ciò dopo le riuscite pressioni sul Csm (riportate nello stesso articolo) per la nomina di Marra ("Fofò" in alcune intercettazioni) a presidente della Corte d'Appello di Milano a febbraio 2010 [10 lug 2010] corriere.it Associazione segreta: Verdini indagato con Carboni e gli altri. Proprio nell'abitazione romana di Verdini a due passi dal Campidoglio, si sarebbero svolte nell'autunno scorso (2009) almeno due riunioni per pianificare i tentativi di incidere sulla Corte costituzionale che di lì a poco doveva giudicare la cosiddetta legittimità del "Lodo Alfano" che bloccava i processi a carico di Silvio Berlusconi. C'è anche l'assessore campano all'Avvocatura Ernesto Sica tra gli indagati per l'associazione segreta "P3". Sica ha offerto le sue dimissioni in serata. I fatti sono accaduti tra gennaio e febbraio 2010, quando cominciava la campagna elettorale per le regionali. Sul sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino, coordinatore pdl in Campania, si è abbattuta una richiesta di arresto per contiguità con la camorra, tanto che dopo diverse insistenze ha dovuto fare un passo indietro e accettare la candidatura di Caldoro. Ma il gruppo "P3" non ci sta: costruisce un falso dossier (articolo [11 lug 2010] corriere.it : Dossier anti Caldoro) da cui risulta che il futuro governatore della Campania ha gusti sessuali discutibili ed è legato alla camorra. L'ordinanza del gip Giovanni De Donato documenta i contatti tra gli indagati. Sica avrebbe partecipato al piano per screditare Stefano Caldoro, poi eletto presidente della Regione Campania a marzo. [12 lug 2010] corriere.it Inchiesta eolico, indagati anche Dell'Utri e Cosentino per associazione a delinquere e violazione della legge Anselmi sulle società segrete [12 lug 2010] corriere.it Carboni tentò un contatto con i magistrati fiorentini che indagavano su G8 e appalti [13 lug 2010] Berlusconi: L'inchiesta P3? Solo polvere, una"montatura" alzata a suon di "menzogne" e di "operazioni di disinformazione". [13 lug 2010] antimafiaduemila.com. Depositati gli atti dell'inchiesta "P3". Al centro del dibattito anche la discussa legge sulle intercettazioni, senza le quali la presente inchiesta non sarebbe stata possibile. Centinaia le intercettazioni contenute nelle carte, insieme a una lunga informativa del nucleo operativo dei Carabinieri di Roma. Vi si legge: "le attività di interferenza venivano sistematicamente realizzate mediante l'avvicinamento di giudici ed alti funzionari dell'amministrazione pubblica e tramite l'elaborazione e veicolazione di documenti diffamatori, veri e propri dossier, ai danni di personalità politiche considerate ostili". Così ad esempio avevano fatto per Stefano Caldoro, candidato del Pdl a presidente della Regione Campania in sostituzione di Cosentino (destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare per il reato di concorso esterno in associazione camorristica). Mentre un ulteriore elemento di inquietudine emerge dalle carte: l'uomo che materialmente sta redigendo il testo della legge anti-intercettazioni, senza le quali la presente inchiesta non sarebbe stata possibile è Giacomo Caliendo. Magistrato prestato alla politica, uno dei soggetti coinvolti dall'inchiesta perché presente alla famosa riunione a casa Verdini (e poi nei giorni successivi oggetto della mozione di sfiducia dell'Idv, bocciata coi voti di PDL (meno i finiani) e Lega). [14 lug 2010] (corriere.it) Cosentino si dimette da sottosegretario (non da coordinatore PDL Campania), evitando così la mozione di sfiducia già calendarizzata da Fini dopo l'uscita sui giornali dello "scandalo P3" (per saperne di più su Cosentino, vedi i vari aggiornamenti all'interno del precedente post dedicato: Cosentino e i deputati amici (di schieramento opposto)).Berlusconi lo difende: "è ancora innocente" (per altro Berlusconi deve conoscere Carboni, qui dice di sapere che ha 78 anni) [14 lug 2010] (corriere.it) Scaiola, Brancher e Cosentino: i 3 dimissionari + riassunto [14 lug 2010] (corriere.it) Non appena Marra - spiegano i militari dell'Arma - ha ottenuto l'alta carica di presidente della Corte d'appello di Milano, dopo un'intensa attività di pressione esercitata dal gruppo (in particolare da Lombardi) sui membri del Csm, l'associazione "P3" gli chiede esplicitamente di porre in essere un intervento nella nota vicenda dell'esclusione della lista "Per la Lombardia", peraltro dietro mandato del presidente Formigoni. Il particolare emerge da un'informativa del 18 giugno scorso dei carabinieri. + In un'intercettazione telefonica del 2 ott.2009 tra l'allora sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino e il giudice tributario Pasquale Lombardi a proposito del Lodo Alfano, Cosentino dice a Lombardi che "Cesare" (ovvero Berlusconi) "è rimasto contento per quello che gli stiamo facendo per il 6", ovvero il giorno dell'udienza della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano. [15 lug 2010] (corriere.it) Gli affaristi citano il premier: dobbiamo vedere "Cesare" (anche se questo soprannome viene usato in alcuni casi anche per altre persone). "Hai visto - dice Lombardi, che era un po' il ministro della giustizia nella P3 - il fatto del Lodo è stato rinviato, e poi... Mills è stato condannato" [15 lug 2010] L'esponente dell'Idv Francesco Barbato era andato a trovare Pasquale Lombardi (indagato P3) in carcere. Ma Barbato si chiama il deputato antiberlusconiano fino al midollo, e Barbato fa di cognome anche il politico mastelliano che in Parlamento puniva i "traditori" a colpi di sputi. L'uomo della P3 scambia il deputato dipietrista per il suo omonimo Udeur. E si racconta... "Lombardi è diventato subito un fiume in piena. Mi ha raccontato di tutto. E io ho preso appunti, sono abituato a non millantare e a riferire cose non inventate". [20 lug 2010] repubblica.it L'Italia dei Valori ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti Giacomo Caliendo, sottosegretario alla Giustizia che sta seguendo anche il ddl intercettazioni, il cui nome ricorre più volte nell'inchiesta giudiziaria sulla cosidetta P3. [20 lug 2010] corriere.it Carboni voleva aggiudicarsi, con la "sua" società Hgp la gara delle Ferrovie Nord: una tangente da 30 mila euro. La traccia che dà il via agli accertamenti arriva da una telefonata intercettata il 24 settembre del 2009. [21 lug 2010] Si indaga anche su assegni circolari per 800 mila euro negoziati in gran parte da Antonella Pau, moglie di Carboni. Le carte del nucleo di polizia valutaria che indaga sui passaggi di soldi tra il coordinatore del Pdl e il faccendiere Flavio Carboni rivelano la rete di soggetti finiti sotto il controllo del gruppo investigativo Antiriclaggio. E danno conto di quanto è stato rivelato dai due ispettori della Banca d'Italia che hanno passato al setaccio la contabilità del Credito Cooperativo Fiorentino del quale Verdini è presidente. Verifiche bancarie per 10 persone. [22 lug 2010] corriere.it Dalla prima commissione del Consiglio della magistratura i provvedimenti conseguenza dell'inchiesta "P3". Il capo della corte d'appello di Salerno trasferito per incompatibilità ambientale [29 lug 2010] corriere.it Verdini e Credito Cooperativo Fiorentino. Gli ispettori: Conflitto di interessi, Verdini avrebbe operato sia come presidente sia come cliente della banca. La relazione di Bankitalia: Possibile violazione della normativa antiriciclaggio su alcune operazioni + [29 lug 2010] corriere.it Si apre un nuovo fronte sull'eolico. I pm: Verdini agì anche da corruttore. Dell'Utri ruolo centrale nella società occulta che sarebbe stata creata dallo stesso Carboni insieme a Pasquale Lombardo e Arcangelo Martino [15 ago 2010] corriere.it Bankitalia accusa Verdini Una scalata lunga 20 anni. 60 milioni di potenziale conflitto di interessi, gravi carenze sulle norme antiriciclaggio. Il coordinatore Pdl: Palazzo Koch sbaglia. I cinque punti del rapporto di Bankitalia
Queste le accuse principali: associazione per delinquere, corruzione e violazione della legge Anselmi (divieto di associazionismo segreto): il gip Giovanni De Donato ha confermato l'arresto per [8 lug 2010](roma.corriere.it) Flavio Carboni (scheda: personaggio influente da sempre sotto accusa), Pasquale Lombardi (politico campano ex componente di commissioni tributarie) e per l'imprenditore ed ex assessore a Napoli Arcangelo Martino con una ordinanza di custodia cautelare motivata in 60 pagine. Il 10 luglio è stato resa nota anche la presenza del coordinatore nazionale PDL Denis Verdini tra gli indagati. Il 12 luglio si è saputo delle indagini anche su Dell'Utri e Cosentino.
In foto, Pasquale Lombardi, Flavio Carboni e Arcangelo Martino
Secondo l'accusa i tre avrebbero organizzato un'associazione per delinquere anche utilizzando "una fitta rete di conoscenze nei settori della magistratura e della politica". Lo scopo era collocare "persone ritenute vicine al gruppo in posizioni di rilievo in enti pubblici e in apparati dello Stato e ottenere vantaggi di varia natura (ivi compresi appalti pubblici e provvedimenti giudiziari e amministrativi favorevoli)". Ad esempio, secondo le intercettazioni citate dal magistrato, tra settembre e ottobre 2009 Carboni (insieme con Martino e Lombardi) tentò di avvicinare giudici della Corte Costituzionale allo scopo di influire sull'esito del giudizio sul cosiddetto lodo Alfano (legittimo impedimento): la contropartita per queste pressioni sulla Corte Costituzionale sarebbe stata la candidatura di Nicola Cosentino alla Regione Campania, come esplicitato in una telefonata di Lombardi allo stesso sottosegretario Caliendo. Il tentativo di influire sul giudizio di costituzionalità del lodo Alfano non andò però a buon fine: il 7 ott.2009 la Corte bocciò il provvedimento.
Già un primo quadro dello scandalo è stato dato dal corriere.it [8 lug 2010], articolo Il gip: "Carboni cercò di influire sulla Consulta per la decisione su Lodo Alfano (legittimo impedimento, "versione 2009")". Così come l'articolo [18 lug 2010] Pressioni per la nomina di Marra a presidente della Corte d'Appello di Milano e sull'affaire Cosentino.
Sul corriere.it il 12 luglio uscì anche che:
" LA RIUNIONE DA VERDINI PER IL LODO ALFANO, TUTTI GLI ARTICOLI USCITI, ...
DALL'EOLICO IN POI - Il fascicolo che ha portato agli arresti [8 lug 2010]roma.corriere.it nasce da uno stralcio, aperto quest'anno, dell'inchiesta sugli appalti per l'eolico in Sardegna in cui sono coinvolti, tra gli altri, anche il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellaci per abuso d'ufficio e corruzione e il coordinatore del Pdl nonché deputato Denis Verdini (che si è sempre dichiarato estraneo alla vicenda), per riciclaggio e corruzione. [..] Nell'ordinanza di arresto di Carboni si sottolinea che, a partire dal mese di luglio 2009, Carboni ha posto in essere iniziative svolte a realizzare in Sardegna impianti di produzione di energia eolica. A tale scopo dapprima ha ottenuto, grazie all'interessamento di esponenti politici e istituzionali, la nomina di persona a lui gradita (tale Ignazio Farris) alla carica di direttore generale dell'Arpas (l'organismo regionale competente nel settore della tutela dell'ambiente e del territorio), poi ha intrattenuto costanti contatti con Farris e con altri rappresentanti istituzionali, allo scopo di ottenere l'approvazione nel settore delle energie alternative, di un regolamento regionale favorevole ai propri progetti.