Sarebbe complicato coordinare queste azioni se non ci fossero trame oscure dietro” afferma Antonio Musella, della Rete Commons di Chiaiano, che di blocchi e guerriglie per la munnezza se ne intende. Blocchi poco spontanei e molto organizzati, come testimonia in esclusiva un’ attrice napoletana, Silvia Montieri, ai microfoni di Fanpage.it: “Vivo ai Quartieri Spagnoli, proprio in via Pasquale Scura teatro di numerosi incendi della spazzatura. Sembra che ci sia gente che porta la spazzatura da altri posti e la accumula giusto per far cominciare le rivolte”. I Quartieri Spagnoli sono stati lo scenario principale dei disordini dei giorni scorsi, come sottolineato anche dal neo-presidente di Asia, Raphael Rossi:
“Quando contemporaneamente in dieci punti della città scoppiano incendi dei cumuli di rifiuti, ci sono persone che trascinano i cassonetti dai marciapiedi alla strada, e parallelamente esplodono problemi con le ditte appaltatrici, beh, parlare di pressioni indebite sull’amministrazione comunale non è affatto esagerato. Sui rifiuti a Napoli si combatte una guerra, noi stiamo dalla parte di chi lavora per uscire dall’emergenza e delineare un nuovo piano, altri sono aggrappati al vecchio sistema di interessi e privilegi che in questi anni è cresciuto sull’emergenza”.
La stoccata finale è arrivata dagli improvvisati scioperi della ditta sub-appaltatrice di Asia per la raccolta rifiuti nel centro storico di Napoli: Lavajet. Ditta ligure vincitrice di un appalto per due lotti su cinque, assunse numerosi dipendenti della cooperativa Enerambiente su cui già grava un’ interdittiva antimafia. Minacce di morte sono giunte al vice-sindaco Sodano per la sua intenzione di non rinnovare il sub-appalto alla sua scadenza, inoltre la ditta vanta crediti verso Asia che non paga gli stipendi agli operai da mesi. Infine, i comitati denunciano le vicinanze politiche di Lavajet con personalità politiche del Pdl.
“Lavajet ha un subappalto con Asia e nei giorni scossi non ha effettuato a dovere il servizio di raccolta. E si tratta di circa 300 tonnellate al giorno sulle 1250 circa prodotte dall’intera città”, conferma Rapahel Rossi, mentre dal comitato civico degli Incazzatos napoletani, che tutte le sere si radunano in presidio davanti alla Prefettura di Napoli per dimostrare il proprio sostegno al sindaco De Magistris, quando Asia ha cercato di sopperire alla mancata raccolta effettuata da Lavajet, ci sono state aggressioni al personale e problemi di vario genere.
Dopo una settimana infernale, il presidente del Consiglio e il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo si apprestano a emanare un decreto speciale per la soluzione dell’ emergenza rifiuti di Napoli. Ma la partita è ancora lunga e tutta da giocare. A giudicare da quanto accaduto negli ultimi sette giorni, non tutti giocheranno pulito. E sulla salute dei cittadini esasperati si combattono, come al solito, le manovre di Roma e Casal di Principe. Riuscirà la Giunta De Magistris a vincere la prima mano e portare a casa la partita? Soltanto un mese dalla vittoria dell’ ex-pm e siamo già in guerra aperta.